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La più grande convention di giochi da tavolo, in cui hanno un ruolo di primo piano i nostri amati RPG, ha vissuto un momento quasi di stallo dal 2019 a causa del distanziamento sociale e dai divieti degli assembramenti dovuti alla pandemia. Per chi non ha idea di cosa stiamo parlando, la storica convention prende il nome dal primo sito in cui è stato ospitato l’evento Il lago Geneva, da cui appunto Gen(eva) Con(vention) e negli anni è diventato un punto di incontro per decine di migliaia di appassionati di giochi da tavolo nella sua quattro giorni che riunisce RPG, carte collezionabili, giochi di strategia. Insomma, ce n’è per tutti i gusti! Cerchiamo di spiegare perché gli appassionati di GDR vogliono prendersi una rivincita dopo due convention deludenti, ma soprattutto cosa c’è da aspettarsi dal Gen Con di quest’anno.

In sordina le edizioni del 2020 e del 2021. Una crisi annunciata

Durante gli ultimi due anni la fiera si è tenuta principalmente online dopo una trafila ininterrotta che riuniva tutte le estati decine di migliaia di giocatori da ben 50 anni! L’edizione del 2020 in presenza è stata del tutto cancellata per la prima volta dal 1968, spostandosi come tanti eventi, solamente online.

L’edizione 2021 è riuscita invece a tornare in presenza ma con una partecipazione ridotta di appena 30 mila partecipanti e venendo spostata da agosto a settembre, sempre per venire incontro ai giocatori prevenendo l’assembramento di grandi numeri di giocatori in ambienti ridotti. Inoltre, a causa proprio di questa minore partecipazione alcune delle maggiori case editrici di giochi da tavolo hanno dato forfeit rimandando la presentazione delle loro nuove creazioni a tempi migliori.

Per l’estate prossima, però, abbiamo sentito tirare un vento novità e ci sono delle buone chance che l’evento torni agli antichi fasti del pre-pandemia. È stato infatti annunciato questo febbraio dal comitato organizzatore dell’evento che il Gen Con tornerà ad essere in presenza nella storica sede di Indianapolis da 4 al 7 agosto di quest’anno e gli organizzatori si dicono fiduciosi di ritrovarsi nuovamente con i suoi consueti numeri pre-pandemia – nel 2019 i partecipanti erano oltre 75 mila. Ma cos’è che fa fare tanti chilometri a tanti giocatori per partecipare a dei giochi che potrebbero tranquillamente far comodi da casa o nel loro negozio di quartiere?

L’anima dell’evento: nuovi giochi ispirati a TV e Cinema

Oltre che essere una cartina al tornasole per conoscere gli umori dei fandom più agguerriti, il Gen Con è anche il luogo perfetto in cui conoscere le ultime tendenze del mercato e per le case editrici di questi ultimi anche di raccogliere preziosissime informazioni “sul tavolo” dai giocatori per riuscire a conoscere i loro futuri orientamenti e gli eventuali punti deboli dei loro giochi. La risonanza dell’evento non manca di avere il suo peso anche sulle più piccole case editrici italiane che seguono con attenzione tendenze e partecipazioni dall’altra parte dell’oceano.

Un ruolo non di secondo piano nell’universo dei giochi da tavolo spetta agli GDR, in inglese RPG (role playing game). Anche se l’anno scorso alcune delle maggiori case editrici hanno dato forfeit per i rischi legati alla crisi pandemica, tra cui il gigante Asmodee e Paizo publishing, la casa produttrice di Pahfinder role playing game i grandi classici e le nuove proposte non mancheranno di certo.

Le case editrici medio-grandi in questo contesto potrebbero, infatti, già farla da padrona. Hanno confermato la loro presenza con degli stand dedicati:

  • Renegate RPGS – famoso per l’RPG di Altered Carbon,
  • Chaosium RPG – la storica casa editrice di Call of Cthulhu
  • Montecook games – Numenera RPG a tema fantasy finanziato su Kickstarter
  • Nascrag games – l’associazione di giochi da tavolo che riunisce gli indipendenti e che organizzerà il tradizionale torneo di D&D.

Cosa aspettarsi dal Gen Con Indy di quest’anno

Già dal prossimo 13 febbraio inizia il rush delle iscrizioni per chi vorrà registrare le proprie squadre o per i GM (Game Master) che decidono organizzare un evento di gioco. Questo vale tanto per i fortunati che saranno sul posto, che per gli appassionati di tutto il mondo che potranno prender parte ai giochi anche se solo online. Infatti, il lato positivo della pandemia, se proprio dobbiamo trovarne uno, è negli ultimi tre anni l’evento online è cresciuto di dimensioni e ha permesso di rodare anche questa modalità di partecipazione.

Per quanti saranno online, poi, registrarsi all’evento sarà totalmente gratuito (il badge completo per i quattro giorni costerà 125$) per cui sarà possibile partecipare liberamente a convegni e seminari sui numerosi stage durante la quattro giorni, mentre solo la partecipazione ad uno dei tavoli avrà un costo deciso dal GM.

Come di consueto ci saranno piccole e grandi case produttrici di giochi, nel 2021 gli stand attivi erano oltre 330. Mentre gli eventi disponibili online per la partecipazione a distanza erano 2.300. Per molti appassionati da tutto il mondo, infatti, questo rappresenta il momento per fare incetta dei giochi migliori del momento, per poi goderne tutto l’anno.

Non solo consumo, ma anche impegno sociale. Questo è anche Gen Con che di anno in anno sceglie di destinare una parte di quanto ricavato a diverse charity. In totale, dal 2003 sono stati raccolti circa 350 mila dollari per associazioni caritatevoli sostenute dalla convention. Quest’anno riceveranno i fondi raccolti la Jasper’s Game Day che si occupa di aiutare chi è a rischio di suicidio attraverso la socialità espressa dai GDR e dalla comunità che gli gravita intorno e la Patchou Foundation che invece provvede a soddisfare i bisogni alimentari e sostiene la consapevolezza sul cibo per i bambini in stato di necessità.